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Fortezza Orsini
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La Fortezza Orsini di Sorano si presenta come una struttura architettonica molto complessa, raggiungibile dalla parte bassa attraverso una porta, originariamente munita di ponte levatoio. Dalla porta ha inizio una rampa di scale parzialmente coperta che collega 2 cortili su differenti livelli, disposti attorno alla zona più antica del complesso.
Il castello è il nucleo originario della fortificazione e comprendeva l'antica residenza padronale; il fossato e le cortine murarie a picco erano l'ulteriore dispositivo di difesa del castello. Al suo interno, grazie agli ultimi restauri, sono venuti alla luce alcuni affreschi di scuola senese del Cinquecento; alcuni di questi, voluti da Niccolò IV degli Orsini, raffigurano la celebre canzone di Giovanni Boccaccio "Io mi son giovinetta" (Decamerone, IX giornata). L'area più antica comprende anche una torre a sezione circolare, che era parte integrante dell'antica rocca aldobrandesca.
La parte cinquecentesca della fortezza è costituita da un edificio, ristrutturato in stile neoclassico, che si trova nella seconda parte del complesso lungo il lato occidentale delle mura, in gran parte compromesso dal degrado dei secoli scorsi. Il fabbricato è collegato a due bastioni angolari a punta, quello di San Marco a est e quello di San Pietro a ovest, dove è collocato anche un grande stemma d'angolo.
L'intero complesso è adibito ad area museale dove ha sede il Museo del Medioevo e del Rinascimento.
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Centro storico |
Il paese di Sorano è arroccato in modo pittoresco su una scoscesa rupe che presenta vari dislivelli. Il borgo è caratterizzato inoltre da un dedalo di vicoli, cortili, archetti, portali bugnati, scale esterne, logge e cantine scavate nel tufo dove in passato venivano eseguite le varie fasi della vendemmia.
Le cantine soranesi, in particolare, rappresentano una peculiarità unica in Italia, su cui sarebbe quanto mai utile che da parte delle autorità locali, regionali e nazionali venisse prestata una maggiore attenzione, cercando di creare dei percorsi e una fruibilità delle stesse.
Attualmente la quasi totalità delle cantine soranesi sono utilizzate individualmente dai singoli proprietari e solo alcune sono state rese fruibili. , Nella parte più bassa del borgo medioevale, sulla sommità di uno sperone tufaceo che sovrasta il fiume Lente e dalla cui terrazza si possono ammirare i "colombari" e la necropoli di San Rocco. Altre cantine, sparse per il borgo, vengono aperte al pubblico durante il periodo delle settimane soranesi |
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Collegiata di S. Nicola |
Edificata in epoca medievale, subì profondi rifacimenti nelle epoche successive; gran parte dell'aspetto attuale è dovuto ad una ristrutturazione di inizio Cinquecento e a profondi ampliamenti effettuati in epoca settecentesca;l'originario stile romanico in cui venne edificata la chiesa è rintracciabile soltanto nella parte posteriore.
La chiesa custodisce pregevoli opere d'arte che abbracciano un lunghissimo periodo storico che spazia dal tardo Medioevo all'Ottocento.
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Il Cortilone |
Proprio nella piazza del "Poio", dalla quale si accede al Masso Leopoldino, è posizionato il "Cortilone": una massiccia costruzione (1554) che gli Orsini fecero costruire per dotare il Borgo di un grande deposito di granaglie, utili nei lunghi periodi in cui Sorano era sottoposto ad assedi, soprattutto da parte della Repubblica di Siena. |
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Masso Leopoldino |
Il Masso Leopoldino si presenta come una possente struttura fortificata, con orientamento longitudinale lungo l'asse nord-sud.
Il complesso è interamente delimitato su tutti i lati da un alto basamento a scarpa, rivestito in conci di tufo, che si interrompe soltanto in prossimità della rampa di accesso, il cui inizio è sulla Piazza del Poggio: sui lati esterni al borgo, i basamenti a scarpa digradano a strapiombo verso la sottostante rupe di tufo.
Parte integrante del complesso fortificato è la Torre dell'Orologio, a sezione quadrata con meraltura sommitale poggiante su un coronamento di mensolette e archetti ciechi, che venne eretta in epoca medievale per contenere la campana comunale situata sulla vetta; al di sotto del coronamento è presente l'orologio che conferisce la denominazione alla torre medesima, che si eleva sulla punta meridionale della fortificazione, addossata al sottostante basamento a scarpa.
L'area della fortezza in cui sorgeva la chiesa di Santa Caterina è stata trasformata in una terrazza panoramica. |
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Vie Cave |
Intorno a Sorano le Vie Cave hanno inizio uscendo dalla Porta dei Merli e scendendo nel fondovalle del torrente Lente.
La via Cava di San Rocco risale il versante opposto del paese costeggiando i ruderi della chiesa di San Rocco, edificio religioso in stile romanico che si presenta sotto forma di ruderi che conservano tratti delle originarie strutture murarie. Dietro i ruderi della chiesa si estende una vasta necropoli etrusca con tombe scavate nel tufo.
Nei dintorni di Poggio San Rocco e di Poggio Croce si trovano anche numerose tombe etrusche a colombario, che si presentano come celle scavate nella roccia disposte in più file l'una sopra l'altra: dall'alto Medioevo in poi queste antiche tombe vennero usate come ricovero per i colombi. |
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